L’associazione Apotema , il prof. Pianese ed il Dipartimento di ingegneria Civile Edile Ambiente, nell’ambito delle iniziative “L’opera si racconta”, organizzano una visita tecnica presso lo sbarramento sul fiume Alento, ove trova collocazione una delle dighe in terra più grandi d’Italia.
Il prof. Pianese, ordinario di Costruzioni Idrauliche e titolare anche di altri insegnamenti presso il nostro Ateneo, con i suoi collaboratori e 70 studenti, hanno visitato gli impianti presenti a servizio dello sbarramento.
La delegazione di studenti napoletani è stata accolta all’arrivo dalla direzione generale del consorzio Velia che si occupa della gestione globale dell’impianto e dei servizi connessi; è stato illustrato lo schema funzionale e di gestione dell’intero impianto di produzione che va dall’invaso, alla produzione di energia elettrica e che comprende impianti di depurazione e di sistemi di monitoraggio e telecontrollo degli spostamenti (particolarmente delicati per gli sbarramenti in terra Rockfill).
Successivamente, a mezzo camminamento interno, è stato visitato il sistema di drenaggio interno allo sbarramento ed osservato il complesso sistema di monitoraggio delle acque drenate che fa uso di tecniche studiate nei corsi di idraulica e costruzioni idrauliche e qui applicate. A seguire, è stato visitato l’ impianto di depurazione, sala controllo e monitoraggio. Infine, è stato visitato l’intero invaso grazie al battello messo a disposizione del consorzio.
“Desideriamo ringraziare il professore Pianese per la grande disponibilità ed il consorzio Velia e gli operatori per averci consentito di vivere una esperienza che coinvolge aspetti multidisciplinari riguardanti l’ingegneria civile (in special modo quella idraulica) e che è risultata formativa dal punto di vista oltre che didattico anche professionale”. “L’associazione studentesca Apotema persegue il fine ultimo di avvicinare gli studenti al mondo del lavoro ed accompagnarli durante il superamento del momento teorico/didattico. Con questa visita gli studenti avranno la possibilità di toccare con mano un grande progetto”. il responsabile università Apotema Emilio Rodontini