La Regione Campania ha vinto a Londra il premio “Most Innovative Approach to Station Development” (Miglior approccio innovativo nello sviluppo delle stazioni), assegnato alla metropolitana di Napoli e della Campania nell’ambito di “Metros 2009”, la più grande manifestazione internazionale sull’industria delle metropolitane alla quale hanno partecipato più di 300 rappresentanti dei sistemi di trasporto su ferro di tutto il mondo.
La Regione Campania ha vinto a Londra il premio “Most Innovative Approach to Station Development” (Miglior approccio innovativo nello sviluppo delle stazioni), assegnato alla metropolitana di Napoli e della Campania nell’ambito di “Metros 2009”, la più grande manifestazione internazionale sull’industria delle metropolitane alla quale hanno partecipato più di 300 rappresentanti dei sistemi di trasporto su ferro di tutto il mondo.
Per aggiudicarsi il prestigioso riconoscimento, in pratica un vero e proprio “Oscar dei trasporti”, la metropolitana campana ha gareggiato testa a testa con quelle di Londra e di Varsavia nella fase finale della competizione, aperta a tutti i modelli integrati di sistemi di trasporto urbano (metropolitane, ferrovie suburbane, tramvie, bus).
I criteri che sono stati presi in considerazione per l’assegnazione del premio sono stati i seguenti:
Copertura della rete, efficienza e presenza di interscambi;
Intermodalità ottimale tra metropolitana e altri mezzi di trasporto;
Sicurezza e facilità di accesso;
Innovazioni tecnologiche;
Architettura delle stazioni e riqualificazione delle aree circostanti;
Tutela dell’ambiente e dell’archeologia.
Dal ’93 ad oggi, alla tratta originaria linea 1 della metropolitana (già Metropolitana Collinare, in quanto serve tra gli altri i quartieri del Vomero e dell’Arenella) se ne sono aggiunte altre, ed altre ancora sono in fase di costruzione o di progettazione: l’opera conclusa costituirà un anello che collegherà in maniera efficacissima zone strategiche della città, passando per il Vomero, piazza Municipio e corso Umberto e giungendo alla Stazione Centrale e all’Aeroporto di Capodichino (vedi animazione sulle fasi del progetto). Realizzata dalla concessionaria MN-Metropolitana di Napoli S.p.A. (che sta progettando e costruendo anche le nuove tratte e stazioni), gestita dalla Metronapoli S.p.A. e proprietà del Comune di Napoli, tutta la linea si caratterizza per gli elevati standard costruttivi, la modernità degli impianti e dei treni, e soprattutto l’originalità delle stazioni: queste costituiscono dei veri e propri “musei sotterranei”, grazie alla presenza di opere dei più famosi esponenti dell’arte moderna italiana e internazionale, e al contributo di grandi architetti, sia nella progettazione degli interni delle stazioni che negli arredi urbani e negli elementi architettonici delle aree circostanti.
Le nuove stazioni (denominate STAZIONI DELL’ARTE), aperte tra l’aprile 2001 e il dicembre 2002, oltre a queste caratteristiche aprono una strada davvero nuova nel mondo delle infrastrutture metropolitane. Il progetto di ambienti ampi, luminosi ed eleganti già di per sé contribuisce a rendere più piacevole e dunque più appetibile l’utilizzo del trasporto pubblico; ma in più, la partecipazione di illustri architetti al progetto delle stazioni (da Gae Aulenti a Alessandro Mendini a Domenico Orlacchio), e l’introduzione all’interno e all’esterno delle stesse di elementi artistici, di sculture, di materiali innovativi, di opere di arte moderna rendono la nuova tratta del Metrò collinare un esempio unico al mondo di abbinamento di arte e urbanistica.
Gli spazi interni ed esterni delle stazioni hanno accolto, con il coordinamento artistico di Achille Bonito Oliva, oltre 180 opere di 90 tra i più prestigiosi autori contemporanei, costituendo uno degli esempi più interessanti di museo decentrato e distribuito sull’intera area urbana, un museo che non è spazio chiuso, luogo di concentrazione delle opere d’arte, ma percorso espositivo aperto, per una fruizione dinamica del manufatto artistico. La realizzazione delle stesse stazioni, affidata ad architetti di fama internazionale ha rappresentato un momento di forte riqualificazione di vaste aree del tessuto urbano.
La linea 1 è, tra l’altro, una infrastruttura ferroviaria all’avanguardia: tutte le stazioni sono state progettate nel rispetto di moderni sistemi di sicurezza, privi di barriere architettoniche e dotate di percorsi privilegiati e mappe tattili per i non vedenti. In corrispondenza dei varchi di accesso ai tornelli è installato un box, presenziato per tutta la durata dell’esercizio, in cui sono installati gli allarmi degli impianti di stazione (ascensori, scale mobili, gruppi elettrogeni), i sistemi di videosorveglianza, la diffusione sonora, i telefoni interni ed il citofono per il colloquio con gli ascensori.
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