La nuova emergenza rifiuti (ma occorrerebbe dire la normalità) a Napoli e il vergognoso scarico di responsabilità tra istituzioni locali e nazionali, è solo il fenomeno più visibile del lento allontanarsi della città da un qualunque standard di vita degno di una metropoli occidentale. Traffico, inquinamento, criminalità, rispetto delle regole basilari di convivenza: Napoli non è mai stata così umiliata e offesa. Il modello di sviluppo rischia di essere quello delle grandi metropoli sudamericane. Scenari meravigliosi convivono con il degrado delle periferie e di un centro storico abbandonato a se stesso.
Attribuire le responsabilità di questo vero e proprio disastro è difficile. Certamente qui la politica ha mostrato più che altrove la sua inadeguatezza. Un’amministrazione comunale incompetente, arrogante, litigiosa e giudicata dai napoletani, a ragione, tra le peggiori di sempre. Ma anche una cupa e diffusa rassegnazione che contribuisce non poco al generale degrado. A Napoli si avverte, più che nel resto d’Italia, il rapido processo di trasformazione in un paese fai da te, dove l’unica cosa che conta è lo spazio privato.
Nella primavera del 2011 si voterà per rinnovare l’amministrazione comunale. Nulla lascia sperare che destra e sinistra abbiano compreso la portata della sfida che attende il prossimo sindaco. A sinistra si è candidato, evidentemente in nome di una “positiva” continuità, anche l’Assessore Oddati membro della giunta Iervolino, mentre nel campo della destra, lacerata dai conflitti tra le diverse anime, è stata avanzata la candidatura di Fulvio Martusciello la cui principale qualità sembra quella di essere “uomo del territorio” (che da queste parti non è esattamente una garanzia).
In un editoriale sul Corriere del Mezzogiorno Adolfo Scotto di Luzio si chiede se “può una città sopravvivere senza una classe dirigente, senza una testa che guidi il suo immenso corpo sociale ormai allo sbando”. Questa è a nostro avviso, La questione fondamentale. Se esiste a Napoli una società civile degna di questo nome è arrivato il momento che inizi a far sentire la propria voce evitando pudori che non possiamo più permetterci. Anche per questo oggi appare doveroso esprimere un giudizio netto sulla qualità dei candidati e della proposta politica (di cui per ora non vi è peraltro traccia).
Italia Futura ha intenzione di essere presente nel percorso che condurrà alle prossime elezioni, sollecitando idee e proposte e appoggiando quelle forze che saranno capaci di raccogliere la sfida del cambiamento. Napoli sta affondando e nessuno può legittimamente pretendere di avere un posto riservato sulle scialuppe di salvataggio.
[Fonte: www.italiafutura.it]