10 Gennaio 2011
commento in merito alle dichiarazioni dell’ ‘on’ borghezio sulla ricostruzione post-terremoto in Abruzzo
Le dichiarazioni fatte dall’ ‘on.’ borghezio in merito alla gestione dell’emergenza post-terremoto in Abruzzo, definito “peso morto come il Sud”, ed al comportamento degli Abruzzesi che a quanto pare si sono prestati a “lamentele e sceneggiate”.
sono false ed inopportune ed appaiono come l’ennesima sterile provocazione nel peggior stile leghista
anche se abituati alle uscite infelici di alcuni esponenti leghisti, bisogna iniziare a rispondere e ad indignarci, con tutti i mezzi ed in tutte le possibili ‘piattaforme’ di discussione, per amore della verità e seguendo il nostro senso civico,… soprattutto quando si conoscono i fatti.
Il terremoto abruzzese, di magnitudo 5,8 della scala Richter verificatosi tra la domenica ed il lunedì 6 Aprile 2009, ha causato 308 vittime nonché cancellato completamente alcuni centri urbani e distrutto il centro storico de l’Aquila.
Nonostante ciò, ed al contrario di quanto è stato sempre fatto in esperienze simili soprattutto in Italia, si è saltata completamente la fase degli insediamenti provvisori a favore dei Complessi Abitativi Sismicamente Ecocompatibili (progetto C.A.S.E.), per la cui realizzazione peraltro non è stata prevista un’apposita tassa.
Niente tendopoli dunque ma edifici realizzati secondo le più avanzate tecniche di costruzione antisismiche e di qualità abitativa; integralmente sostenibili dal punto di vista energetico e progettate anche in modo tale da favorirne la vivibilità; tutto ciò in tempi e costi record grazie al particolare tipo di gara pubblica adottato.
..non a caso in tutto il mondo stanno studiando il modello adottato per l’Abruzzo, e di questo ne abbiamo testimonianza nel dipartimento di Ingegneria Strutturale della Federico II, centro di eccellenza ed avanguardia per quanto riguarda l’ingegneria sismica ed incubatore della tecnologia costruttiva sviluppata dai prof. Manfredi e Cosenza ed adottata per il progetto C.A.S.E.
Alla luce di tutto ciò quindi appare quanto mai inopportuna ed infelice l’uscita dell’ ‘on’ borghezio, che cerca di buttare tutto in politica (quella con la lettera minuscola) ed in modo goffo alimentare divisioni tra nord e sud dell’Italia, che peraltro sono inesistenti, antistoriche, anti italiane.
Vittorio Piccolo – Presidente associazione Apotema