Dalla ingegneri.info – Olimpia Ogliari
Oice: “Piena condivisione della posizione del ministro Lupi che accoglie quanto chiediamo da 15 anni”. Zambrano: “Aprire il mercato del lavori pubblici ai giovani”.
“Così come hanno fatto le professioni tecniche, anche il comparto pubblico deve fare rete. La riforma dei lavori pubblici rappresenta un’opportunità per il sistema Paese, che la pubblica amministrazione deve cogliere tornando a esercitare le funzioni di indirizzo e controllo”. È questo un passaggio dell’intervento del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, durante l’incontro “Sviluppo e occupazione, gli obiettivi della riforma dei lavori pubblici”, promosso dalla Rete delle professioni tecniche (Rpt) a Roma giovedì 8 maggio 2014.
Soddisfazione per le parole del ministro Lupi è stata espressa dall’ing. Patrizia Lotti, presidente dell’Oice, l’associazione delle società di ingegneria e architettura aderente a Confindustria. “Riformare il ruolo della pubblica amministrazione, che deve essere centrata sulla fase di studio e programmazione degli interventi e sul controllo, è un nostro refrain da almeno 15 anni, da quando già era evidente che per migliorare la qualità del progetto risultava antistorico, antieconomico e controproducente puntare sul rafforzamento degli uffici tecnici interni”. “Soprattutto per gli interventi in project finance – continua Patrizia Lotti – è fondamentale avere accurati studi di fattibilità che orientino coerentemente le allocazioni delle risorse, così come, in generale, documenti preliminari alla progettazione dettagliati in modo da rendere la gara efficace e finalizzata alla soluzione qualitativamente migliore.
Quel che è certo è che la progettazione non può più essere, come avviene dal 1865, una prerogativa dell’amministrazione. Viceversa è fondamentale che la pa si attrezzi per garantire e verificare la qualità del progetto e le modalità di esecuzione dei lavori, difendendo il progetto che ha approvato e messo in gara lei stessa, assicurando che sia realizzato nei tempi e nei costi preventivati, come un vero proprio project manager”.
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