La ‘riforma’ dell’università ha visto nel suo iter parlamentare la mobilitazione dei ricercatori e del corpo didattico ed allo stesso tempo ha generato una forte discussione tra gli studenti che a seconda del proprio parere (nel migliore dei casi, spesso si è ceduto il passo alle strumentalizzazioni..in un senso e nell’altro!) sono scesi in piazza per difenderla o contrastarla.
[Entrambe le posizioni sono state ricevute dal Presidente della Repubblica, Napolitano]
Obiettivo di Apotema è quello di favorire la consapevolezza e stimolare il senso critico, soprattutto degli studenti universitari e soprattutto sulle cose che li riguardano da vicino.
per questo alleghiamo l’intero testo della legge 30 dicembre n°240, anche se piuttosto lungo, così come pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.
il parere che sostanzialmente, noi di Apotema, ci siamo fatti nelle nostre occasioni di discussione è innanzitutto quello che viene usato impropriamente il termine ‘riforma’ per definire una legge sull’università alquanto timida che certamente non introduce quegli interventi strutturali di cui ci sarebbe bisogno.
La riforma sembra introdurre solamente dei tagli di spesa ‘lineari’ che oggi si ripercuotono osoprattutto o quasi esclusivamente sui ricercatori ma che domani potrebbero tradursi in un significativo aumento delle tasse universitarie.
Interventi che tuttavia non giudichiamo totalmente negativi poiché vanno a modificare uno status quo, quello appunto dei ricercatori, insostenibile e certamente non orientato alla (tanto invocata da tutti) meritocrazia, anzi…
..che sembra favorire esclusivamente i soliti ‘figli di’, ‘amici di’ o ancora peggio ‘schiavi di’.
Si registrano poi alcuni elementi positivi a favore degli studenti, in particolare per quanto riguarda la partecipazione ai momenti decisionali, di valutazione e di controllo.
ovviamente questo è semplicemente il nostro parere, dal punto di vista che abbiamo di studenti e quindi di utenti di un ‘servizio’ che certamente vorremmo sia migliore.
Letta la legge, invitiamo tutti e soprattutto gli studenti ad elaborare il proprio personale giudizio e, se volete, ad unirvi alla nostra discussione.